Serafino Galbiati


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La Biodinamica ( G. Boysen)

Psicologia Biodinamica

Gerda Boyesen è nata a Bergen in Norvegia il 18 maggio 1922. Morì a Londra il 29 dicembre 2005, era una psicologa clinica che sviluppò, in oltre 50 anni di attività, le conoscenze note come Psicologia e Psicoterapia Biodinamica.
I suoi libri ed altri scritti sono un resoconto di come ha sviluppato le teorie e i concetti che dimostrano la sua comprensione del lavoro di Sigmund Freud, Carl Jung e soprattutto Wilhelm Reich e Alexander Lowen in modo profondo.
Gli effetti dei suoi studi nei campi della ricerca sul cervello, sulla biologia cellulare, nelle neuro-scienze, nella gastroenterologia, e nell' immunologia, nonché in altri settori della medicina, hanno portato allo sviluppo della Biodinamica.


Prendendo le mosse dalle teorie Reichiane, e dalle tipologie caratteriali di Lowen, ed integrando in esse una forma di massaggio creata da Aadel Bulow-Hansen (nota fisioterapista norvegese), Gerda Boysen elaborò il metodo di psicoterapia corporea chiamato Psicologia Biodinamica.


Questo metodo che si è subito diffuso in Europa e America, oggi costituisce, insieme alla tecnica Alexander, al Rolfing, al metodo Feldenkrais, uno dei pilastri di questo vasto e fertile campo di ricerca.
Nella Psicologia Biodinamica, il terapeuta suscita, grazie al massaggio, alla parola o al silenzio, uno stimolo interiore; in seguito egli lascia emergere dalle profondità del corpo il processo dinamico che provoca l'affiorare delle emozioni, che si evidenziano nelle appropriate reazioni fisiche e vegetative.

Secondo la Boysen nel corpo vi è un processo autonomo che regola ed armonizza le tensioni: LA PSICOPERISTALSI, essa è la manifestazione tipica e più accessibile, e la terapia si propone di favorirla. Recuperando la circolazione bioenergetica e psicoperistatica, l'individuo si sente felice, in armonia con l'universo ed in contatto con la vita e la realtà. (Tra Psiche e Soma 1999 Gerda Boysen).
L'obiettivo della terapia biodinamica è quello di giungere ad un allentamento/rilassamento della corazza strutturale tramite diverse tecniche, in modo che la capacità di autoregolazione sia nuovamente a disposizione dell'organismo e che infine il paziente, in contatto con la sua energia vitale, pervenga ad un benessere indipendente, centrato su se stesso (percezione di sé).

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